SEO: Ottimizzazione per i motori di ricerca: cos’è e come funziona?

cose la seo

Quante volte hai sentito parlare di SEO e ti sei chiesto: cos’è la SEO? Come funziona e, soprattutto, cosa significa “SEO”? Oggi cerco di darti una panoramica completa su questo argomento e ti parlerò dell’Ottimizzazione per i motori di ricerca. 

Partiamo dal fatto che, ad oggi, tutto quello che cerchiamo lo cerchiamo online (una risposta ad una nostra domanda, un prodotto, un servizio, ecc), ovviamente ci sono innumerevoli siti web e Google sceglie quello che considera più adatto a fornire la risposta a quello che abbiamo digitato sul motore di ricerca. Ma andiamo per ordine, per comodità ho diviso questo articolo in vari paragrafi in modo che tu possa saltare da un punto all’altro cercando l’argomento di tuo interesse. Ti basterà cliccare su un titolo qui sotto ed il gioco è fatto.

Cos’è la SEO?

Partiamo da una domanda semplice, cos’è la SEO? S.E.O. è l’acronimo di Search Engine Optimization, ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca, sono tutte quelle attività che hanno come scopo migliorare il posizionamento e la visibilità organica su Google, Bing, e altri tipi di motori di ricerca compreso Youtube, Amazon, ecc.

Prima di procedere con questo argomento è bene anche parlare di SEM, ovvero Search Engine Marketing, vale a dire marketing sui motori di ricerca e questo include la SEO, Google Ads, Bing Ads e tutte quelle attività che è possibile realizzare a pagamento e non.

Possiamo dividere quello che è il processo di ottimizzazione SEO di un sito web in 3 fasi:

1. Ottimizzazione Tecnica

In questa fase si analizza (o si crea un sito) che sia facilmente scansionabile e interpretabile dai motori di ricerca, in questa fase si analizza la struttura del sito, la facilità di navigazione per i bot/spider di Google e gli altri motori di ricerca e si implementano soluzioni per poter consentire a questi ultimi di capire meglio il nostro sito come ad esempio i dati strutturati di Schema.org oppure AMP per velocizzare la velocità da mobile.

2. Contenuti e Keyword Research

Questa è una delle fasi più importanti per un’ottimizzazione SEO, infatti in questa fase si effettuerà una Keyword Research per capire come gli utenti cercano in nostri prodotti, servizi e/o un’informazione, successivamente si creerà la struttura del sito web (categorie, tag, pagine, ecc) e i contenuti (articoli) che ci aiuteranno a “rispondere” alle intenzioni di ricerca degli utenti per aiutarli a trovare le risposte che cercano.

3. SEO Off Site

Questa fase, sebbene sia l’ultima non è di certo la meno importante, infatti potrebbe essere la chiave in mercati competitivi. La Seo OFF-Site, supportata dalla fase 1 e 2,  consiste in creare dei contenuti che siano referenti del settore, tanto che altri siti web li linkino. Ricevere dei link da siti autorevoli, citazioni, ecc è di vitale importanza all’ora di determinare il successo di una strategia SEO, proprio per questo l’attività di link building è molto importante tanto che Google sta cercando in tutti i modi di limitarla in quanto lo stesso motore di ricerca vive di link. Ti suggerisco di leggere questo articolo su come fare link building per ulteriori suggerimenti.

Come puoi capire la SEO, quindi l’ottimizzazione per i motori di ricerca, è una strategia completa che include sia un’ottimizzazione tecnica, sia una strategia di marketing per funzionare. Ma per iniziare a ottimizzare il proprio sito web crediamo sia necessario capire (o provare a capire) come funziona Google.

SEM: SEA e SEO

Abbiamo citato rapidamente il SEM, però crediamo che questo argomento necessita di un approfondimento rapido per capire di che cosa si tratta. Una strategia di Search Engine Marketing (SEM) comprende tutte le attività di SEA e SEO, vale a dire Search Engine Advertising e Search Engine Optimization. Ovviamente entrambe le attività non devono essere per forza svolte allo stesso tempo, questo dipenderà dalla strategia che gli esperti di marketing decideranno di seguire.

Ma qual è la differenza tra SEO e SEM?  Sostanzialmente la SEA sono le attività a pagamento che si eseguono sul motore di ricerca (pubblicità su Google Ads, Google Shopping, ecc) mentre la SEO sono le attività “non a pagamento” che vengono fatte per ottenere risultati e visite organiche dal motore di ricerca.

Local SEO

Quando si parla di SEO si deve parlare anche di SEO Local, ovvero il posizionamento sulle SERP locali di Google. Sostanzialmente sono tutte quelle attività che hanno come scopo migliorare la visibilità per le ricerche locali (es: ristorante Roma). Su questo argomento c’è veramente tanto da dire, ma sappi che in base alla tua posizione geografica ed in base alla ricerca che viene digitata Google potrebbe fornire dei risultati diversi.

Come funziona Google?

come funziona google

In questo articolo ci concentreremo principalmente su Google, il principale e il più usato tra i motori di ricerca. Il funzionamento dei “competitor” di Google è simile, con poche differenze. Andiamo a vedere come Google scansiona e crea gli indici di ricerca decidendo chi merita le prime posizioni.

Il primo processo del motore di ricerca è la scansione, successivamente l’indicizzazione e infine posizionamento, andiamo a vedere rapidamente di che cosa si tratta:

  1. Scansione: in questa fase gli spider del motore di ricerca scansionano le pagine del sito web alla ricerca di contenuti, quando vengono trovate nuove pagine il bot inizia a seguire i link al suo interno per continuare a scoprire nuovi contenuti. Questo processo possiamo considerarlo infinito, perché ogni volta che scansiona un contenuto troverà sempre dei link nuovi, contenuti nuovi da scansionare e così via. ( Ti ricordi che ti ho detto che i link sono importanti? Ecco perché 😉 .
  2. Indicizzazione: il motore di ricerca archivia questi contenuti nel suo indice e li propone agli utenti che digitano una determinata ricerca in questione di secondi. Ovviamente qui entrano in gioco molti fattori legate alle parole chiave digitate che chiariamo nella terza parte.
  3. Posizionamento: Nel momento in cui un utente digita su Google una parola chiave, il motore di ricerca pesca e stabilisce dal suo indice qual è il sito o il contenuto più adatto a soddisfare quella richiesta. Questi contenuti vengono valutati dai motori di ricerca in base a diversi fattori di posizionamento (più di 200) e vengono proposti agli utenti se considerati di valore.
  4. SERP (pagina dei risultati di ricerca): in questa ultima fase il motore di ricerca fornisce i risultati ordinati secondo i criteri di valutazione.

C’è un video di Matt Cutts uno degli ingegneri più popolari di Google che ti lascio qui per poterlo vedere e capire meglio Come funziona Google.

Ricerca di parole chiave: Keyword Research

Ora che sappiamo a grandi linee come funziona Google sicuramente avrai capito che le parole chiave sono molto importanti e conoscere come gli utenti cercano determinati servizi, prodotti e argomenti è di vitale importanza. Per poter conoscere come gli utenti cercano è necessario effettuare una ricerca di parole chiave (Keyword Research) utilizzando gli strumenti SEO di Google oppure strumenti esterni come Seozoom o UberSuggest.

La prima cosa da fare è avere un’idea chiara di come gli utenti ci cercano e possiamo farlo rispondendo ad alcune domande:

  1. Qual è il search intent o intenzione di ricerca?
  2. Cosa vogliono risolvere?
  3. Chi sono i competitor?
  4. Che tipo di linguaggio utilizzano per la ricerca?

Queste domande sono alcune delle quali bisognerebbe rispondere prima di iniziare ad effettuare una ricerca di parole chiave.

Cosa tenere in conto quando si fa una keyword research?

I parametri fondamentali da tenere in considerazione quando si effettua una ricerca di parole chiave sono principalmente 3:

  1. Volume di ricerca: quante volte gli utenti cercano una parola chiave al mese.
  2. Rilevanza e Intent: qual è l’intenzione di ricerca dietro quella parola chiave.
  3. Concorrenza: difficoltà a posizionarsi.

Con quest’ultimo punto entrano in gioco molti elementi, perché solitamente la concorrenza è molto elevata su parole chiave short tail (coda corta) e meno elevata per parole chiave più specifiche e/o long tail (coda corta), ora vedremo in dettaglio di che cosa stiamo parlando.

Parole chiave Short Tail e Long Tail: differenza e vantaggi

Come suggeriscono le parole short e long si tratta di parole chiave “corte” e “lunghe”, ma cosa significa?

  • Short tail: parole chiave di coda corta, vale a dire tutte quelle parole chiave singole e più generiche come ad esempio “SEO” oppure, “Viaggi”. Questo tipo di parole solitamente hanno un volume di ricerca maggiore ma allo stesso tempo hanno una forte competitività.
  • Long Tail: parole chiave di coda lunga, sono la composizione di più parole e solitamente entrano più nel dettaglio anche se hanno un volume di ricerca mensile minore ma allo stesso tempo una minore competitività (nella maggior parte dei casi). Esempio di parole chiave di long tail: “come fare SEO” oppure “dove andare in viaggio quest’estate“.
  • Mid tail: si tratta di una via di mezzo, hanno solitamente un buon volume di ricerca, una competitività media ed una buona percentuale di conversioni.

Il vantaggio principale è che la long tail, o parole chiave di coda lunga, hanno meno competitività e molto probabilmente più conversioni dato che la ricerca è molto più specifica, mentre lo svantaggio è che il volume di ricerca è inferiore ad una parola chiave short tail.

Al contrario, le parole chiave “secche” come “SEO” hanno un volume maggiore, una maggiore competitività nelle SERP e meno conversioni essendo un termine generico e quindi il search intent è generico. Nel lungo termine si potrebbe optare per chiavi come queste, ma nel breve termine suggerisco sempre di concentrarsi in termini di long tail o al massimo di mid tail. Qui ti riassumo i vantaggi.

keyword research coda lunga

Tool per la ricerca di parole chiave

Ora che conosciamo i principali tipi di parole chiave e gli elementi da tenere in considerazione, vediamo quali sono gli strumenti che possono aiutarci a capire i volumi di ricerca, i competitor e scoprire nuovi termini di ricerca che non avevamo considerato.

Strumento per le parole chiave di Google

Si tratta di uno strumento messo a disposizione gratuitamente dal motore di ricerca, lo trovate nel vostro pianificatore di Google Ads o al seguente indirizzo: Keyword Planner di Google. Questo strumento ci aiuterà a conoscere il range di ricerche mensile e trovare nuove parole chiave, si hai letto bene il range e non il volume esatto. Per conoscere il volume esatto dovrai aver attivata una campagna di Google Ads (che spende) e il motore di ricerca ti fornirà i volumi esatti mensili.

Seozoom

Dal mio punto di vista tra i migliori tools del mercato, è un po’ banale utilizzarlo solo per una keyword research perché ti fornisce molte altre informazioni come l’andamento del tuo sito, le parole chiave per le quali sei posizionato tu e i tuoi competitor e molti altri strumenti di analisi che ti possono aiutare a creare una strategia SEO efficace. Ti ho già parlato di Seozoom, ti consiglio di leggere l’analisi di utilizzo realizzata.

Ubersuggest

Ubersuggest è uno strumento simile a Seozoom che ti mette a disposizione una serie di tools che ti possono aiutare a creare una strategia di posizionamento efficace per il tuo sito web e conoscere i competitor e le parole chiave più utilizzate, oltre ovviamente ai volumi di ricerca, la difficoltà di posizionamento ecc.

Con questi tools potrai quindi scoprire quali sono le parole chiave più utilizzate dal tuo pubblico e procedere all’ottimizzazione strutturale e contenutistica del tuo sito web, ma andiamo a vedere nel dettaglio.

Come ottimizzare un sito web

Abbiamo visto alcuni aspetti fondamentali, come il significato di SEO, il funzionamento dei motori di ricerca e l’importanza della strategia per le parole chiave, ora andiamo a conoscere il modo per ottimizzare un sito web per la SEO.

SEO On Page

La SEO On Page, ovvero, tutte quelle ottimizzazioni che vengono realizzate sul proprio sito web, è una delle parti principali per ottimizzare una pagina web. L’ottimizzazione OnPage può essere divisa in due fasi ulteriori:

  • Ottimizzazione strutturale
  • Ottimizzazione contenutistica

La prima parte, l’ottimizzazione della struttura SEO è la creazione di una struttura (codice, html, php, ecc) che sia facilmente leggibile per i motori di ricerca, durante l’attività di ottimizzazione SEO si dovrà creare una struttura facile da capire per i motori di ricerca e che contenga quelli che sono i tag HTML vitali per una buona ottimizzazione, andiamo a vedere i più importanti:

  • Tag Title: è il title che troviamo nei motori di ricerca quando digitiamo una parola chiave, è molto importante ed è il titolo della pagina. Questo tag dovrebbe far capire fin da subito agli utenti che cosa troveranno al suo interno ed allo stesso tempo farlo capire ai robots dei motori di ricerca. Per una corretta ottimizzazione SEO On Page questo title dovrebbe includere la parola chiave principale.
    title seo
  • Meta Description: Un altro tag molto importante, anche se non influisce in maniera diretta sul posizionamento è la meta description, questa può aiutare a capire all’utente che cosa troverà all’interno del link e di conseguenza potrebbe aiutarlo a decidere di cliccare su un risultato o su un altro. Suggerisco sempre di inserire una descrizione chiara e che rispecchia perfettamente il contenuto del tuo articolo o contenuto.
  • Sitemap: altro elemento importante per l’ottimizzazione SEO di un sito web è sicuramente la sitemap, come suggerisce il nome è una mappa di tutte le url del sito web. Molte volte alcune pagine, per una struttura non proprio corretta, non sono facili da accedere per i motori di ricerca, con una sitemap si può risolvere in parte questo problema.
  • Tag H1, h2, h3, ecc: questo tipo di tag all’interno del testo sono utili per aiutare utenti e motore di ricerca a capire l’argomento della pagina, è consigliabile avere sempre almeno un H1 per pagina. Gli h2 solitamente sono utilizzati per i sotto-titoli e per dividere il contenuto in paragrafi.
  • Alt Tag: quando inseriamo un’immagine è sempre bene inserire il tag alt perché i robots non riescono a leggere correttamente un’immagine mentre con i tag alt è possibile “descrivere” il contenuto di quest’ultima.
  • URL: l’ottimizzazione delle url è molto importante, creare permalink seo-friendly può aiutare a migliorare il posizionamento. Molte volte mi capita di vedere in siti web url come “www.sitoweb.com/21314saphp?” questi sono poco comunicativi e non descrivono il contenuto del sito, mentre un url più “amichevole” come “www.sitoweb.com/come-fare-seo” è molto meglio.
  • Ottimizzazione del codice: quando si ottimizza il SEO on Page bisogna assicurarsi che javascript, html, php e che il codice in generale sia ben scritto e che non contenga problemi, a volte l’uso eccessivo di js/ajax può causare problematiche di interpretazioni da parte del motore di ricerca quindi assicuriamoci che il rapporto tra codice e contenuto sia ottimo.
  • Struttura del sito web: oltre all’architettura (codice) è importante creare una struttura facile da navigare (categorie, tag, pagine, articoli) e meglio se gerarchica.
  • Velocità di caricamento: la velocità di caricamento di un sito web influisce sul ranking, quindi è necessario avere un sito web reattivo e veloce soprattutto da mobile.

Questi sono alcuni degli elementi più importanti quando si fa un’ottimizzazione SEO OnPage di un sito web, quindi inizia da questo per iniziare a migliorare il tuo sito. Ma oltre alla parte strutturale, la SEO On Page comprende altri elementi molto importanti, come ad esempio i contenuti.

Ottimizzazione Mobile per la SEO: ottimizzazione per i dispositivi mobili

Un sito web dovrebbe essere responsive o ottimizzato per i dispositivi mobili, infatti la maggior parte delle ricerche sul web sono effettuate da smartphone e tablet e un sito web che non viene visualizzato correttamente su cellulari e tablet è un problema. Ogni informazione che abbiamo sul nostro sito dovrebbe essere accessibile da ogni dispositivo, senza cambi. Inoltre un sito web che sia facile da usare su smartphone e quindi mobile migliorare l’UX (Esperienza utente).

Ti suggerisco di ottimizzare il tuo sito per il mobile, ottimizzazione SEO imprescindibile.

Ottimizzazione contenuti SEO

contenuti seo copywriting

Quante volte hai letto la frase “Content is King”, una frase celebre di Bill Gates del 1996 e ancora oggi incredibilmente vera. Il contenuto è il re, infatti senza contenuto un sito web non è interessante per gli utenti e per i motori di ricerca. Bisogna quindi creare dei contenuti che siano interessanti, ottimizzati e che contengano ovviamente delle informazioni vere. Per contenuti non si intendono solo gli articoli, ma anche una pagina di un e-commerce presenta del contenuto, ovviamente cambia il search intent e quindi bisogna adattarsi, ma diciamo che il contenuto resta di vitale importanza.

Creare contenuti di qualità, che contengano le parole chiave principali, correlate e che risponda ad una domanda dell’utente è molto importante, inoltre bisogna sempre aggiornare i contenuti con frequenza in modo che siano sempre attuali. Importante, ovviamente, avere contenuti unici e non copiati da altri siti per evitare penalizzazioni da parte di Google, ma di questo ne parleremo in un altro momento.

Le parole chiave nel testo dovranno essere utilizzate in maniera naturale, non devono essere usate in maniera eccessiva per non cadere in “Keyword stuffing” e che i contenuti siano interessanti per gli utenti. 

Seo Off-Page

Abbiamo già parlato e citato la SEO Off-page all’inizio di questo articolo, ma vediamo di che cosa si tratta. Anche se avere una struttura e dei contenuti ottimizzati SEO è importante è altrettanto importante un’attività di posizionamento off page, chiamata anche link building. La gestione di una campagna di link building  è importante per migliorare il trust (affidabilità) di un sito web. Il numero e la qualità dei link in ingresso di un sito web possono aiutare al posizionamento, questo è senza ombra di dubbio certo, non credere a coloro che ti dicono che non è così. Google funziona con link, mi spiego meglio, il web è fatto di link.

Internet è composto di collegamenti, ed i collegamenti sono il cibo dei motori di ricerca per scoprire nuove pagine e nuovi contenuti, allo stesso tempo il motore di ricerca prende questi collegamenti come dei segnali (meno importanti o più importanti dipende da diversi aspetti) positivi (a volte anche negativi) per il sito web che riceve quel link.

Fortunatamente la quantità di link non è importante come la qualità dei link ricevuti. Google ha creato un sistema di valutazione per capire quando un sito ha un valore superiore ad un altro, sicuramente ne avrai sentito parlare: Pagerank.

Il Pagerank è un voto da 0-10 assegnato dal motore di ricerca in base a diversi valori, questa formula è rimasta segreta (ed in parte credo che lo sia ancora) per molti anni, di seguito la formula di attribuzione di questo punteggio:

formula pagerank

Da questa formula, semplificata, è possibile capire come il numero di link e il pagerank assegnato ai siti che linkano il sito in questione sia un valore molto importante. Oltre a questo aspetto però ci sono altri valori, non tutti conosciuti che aiutano a Google a stabilire l’importanza e il peso di un link, tra questi troviamo la rilevanza e l’anchor text. 

  • Anchor text: le parole (cliccabili) che utilizziamo per linkare una pagina o un sito. Un link che contiene un anchor text dettagliata, come ad esempio “Come fare SEO“è un segnale forte per il motore di ricerca e quindi molto importante che potrebbe decidere di migliorare la pagina linkata per la keyword usata nel link. Attenzione a non incorrere in penalizzazioni da link, un profilo backlink dovrebbe essere naturale e spontaneo e quando facciamo link building “violiamo” questa regola, proprio per questo bisogna creare una strategia efficace ed affidarsi agli esperti.
  • Rilevanza: la rilevanza è importante, infatti un link da un sito del nostro settore per Google può assumere un valore maggiore rispetto ad un altro di pari valore da un sito web che non è del nostro settore, oltre a sembrare innaturale (e quindi potrebbe essere un segnale che si stiano creando artificialmente i link) è anche in parte inutile.

La link building è quindi importante e necessaria per il successo di un progetto SEO, ma ti consiglio di affidarti a mani esperte per evitare penalizzazioni.

Analizza, ottimizza e migliora il tuo SEO

Per concludere ti suggerisco di tenere sempre traccia di ogni modifica effettuata, dei cambiamenti in SERP, dei posizionamenti delle tue parole chiave e di guardare sempre Search Console e Google Analytics per capire cosa gli utenti cercano e come migliorare il tuo sito web. Se sei arrivato fino a qui credo che tu sia sulla buona strada per un’ottiimizzazione SEO del tuo sito web, spero ti sia stata utile questa Guida SEO e se hai bisogno di un consulente io sono a tua disposizione per aiutarti a migliorare la visibilità del tuo sito sui motori di ricerca.

Consulente SEO, appassionato di Video e Amante dei film.