Passage indexing: che cos’è e cosa realmente cambia?

passage indexing google

Hai già sentito parlare del Passage indexing? Ora ti spiegherò tutto. Google è in costante aggiornamento e questo è risaputo, tra l’altro al motore di ricerca gli piace lanciare aggiornamenti in prossimità delle feste, che siano queste invernali, estive, natalizie o qualsiasi cosa ti venga alla mente. Insomma, inutile dire che è sempre più difficile per i SEO andare in vacanza, realmente.

Ma veniamo al dunque, parliamo di questo passage indexing o in italiano indicizzazione di passaggio (letteralmente, ma nel contesto è indicizzazione di paragrafi o parti del testo), non è assolutamente una diavoleria e ti posso dire che forse non è il caso di essere proprio pessimisti. La prima cosa che devi sapere è che il passage indexing non è un aggiornamento di Google che distruggerà il tuo sito, ma si tratta di una specie di rettifica che serve ai motori di ricerca per capire meglio i contenuti dei siti web e di conseguenza offrire risultati di ricerca sempre migliori.

Questo ovviamente non significa che devi sottovalutare tutto ciò, anzi, è meglio analizzare sempre il tuo sito web e tener d’occhio qualsiasi movimento per capire come correggere il tiro (se necessario) o come continuare a migliorare il tuo posizionamento SEO.

Cos’è il passage indexing?

Quando parliamo di passage indexing ci riferiamo a una funzione automatica del motore di ricerca di Google che ha come scopo estrarre sezioni di pagine per includerle nei risultati dei ricerca, questo succede soprattutto se il tema trattato è leggermente diverso dal contenuto principale del sito web. 

Ok, ora in parole più semplici. E ovviamente il miglior modo è farlo con un esempio.

Immagina di aver scritto un contenuto, super ottimizzato su cos’è la SEO, l’obiettivo è ovviamente colmare eventuali dubbi attraverso paragrafi dettagliati, gli strumenti principali che puoi utilizzare per monitorare il tuo sito web e soprattutto come iniziare a ottimizzare il tuo sito web per la SEO. Questo contenuto, detto anche pilar content è probabilmente molto completo, ma difficilmente si posiziona per termini come “Seo off page” o “link building” già che probabilmente avrai scritto solo una piccola sezione nel tuo contenuto.

Tramite il passage indexing Google può estrarre questa sezione, o più paragrafi, dal tuo contenuto per includerlo nei risultati di ricerca. Sostanzialmente, almeno dal mio punto di vista, si tratta di un vantaggio interessante. Infatti, il motore di ricerca, potrebbe posizionare quel paragrafo del tuo contenuto con termini come “link building” o “Seo Off Page” o altri che considera interessante. Molti lo chiamano risultato zero, ed effettivamente si tratta di quell’estratto che viene mostrato (in alcune SERP) prima dei risultati di ricerca. Ecco qui un esempio.

passage indexing google

Google risalta il risultato, ma anche mette in grassetto termini di ricerca interessanti per la ricerca in questione. Questo è perché l’algoritmo sta cercando parole chiave che potrebbero essere interessanti per la tua ricerca.

Passage indexing e Risultato OneBox: qual è la differenza?

La prima cosa da specificare è cosa sono i OneBox, ovvero i risultati dove lo stesso Google ci fornisce una risposta istantanea di quello che abbiamo cercato. Solitamente questo tipo di risultato appare con risposte corte, come ad esempio:”Che ora è a New York?”, in questo caso lo stesso motore di ricerca ci risponde con l’ora attuale di New York.

onebox risultato google

Il passage indexing è invece quello che chiamiamo risultato zero ed è l’estratto di un sito web, proposto come risultato per rispondere alla domanda di un utente.

Come funziona il passage indexing?

Il funzionamento del passage indexing non è chiarissimo, Google ovviamente non ha svelato l’esatto funzionamento di questa funzione e proprio per questo è necessario effettuare una ricerca e dei test per capire come sfruttare questo tipo di risultati per il nostro sito web. Sul blog ufficiale di Google, in particolare in questo articolo possiamo capire che l’algoritmo principale che interviene è Google BERT e la rete neuronale che consente al motore di ricerca di comprendere il contenuto e quindi posizionare quel paragrafo o parte di contenuto per determinate parole chiave. Inoltre pare che questo tipo di funzione sia disponibile solamente nel 7% di tutti i risultati di ricerca di Google (che comunque sono milioni eh) e che quindi l’impatto potrebbe non essere troppo significativo, in alcuni siti web.

Questa funzione di Google pare utilizzi anche sistemi d’intellingenza artificiale come RankBrain per capire al meglio il contesto di un contenuto e non si sofferma solamente nella presenza o la quantità di keyword (nel 2023 ancora parliamo di keyword density?).

Ogni paragrafo verrà quindi letto e immagazzinato, e se il motore di ricerca reputa interessante, potrebbe posizionarlo come risultato zero. Inoltre considera che il passage indexing realmente non interviene sul posizionamento delle pagine, ma solamente su paragrafi di un contenuto specifico. 

Differenza tra Rankbrain e Passage indexing

Già che abbiamo citato Rankbrain, dobbiamo capire di cosa si tratta. L’algoritmo Rankbrain di Google si basa sull’apprendimento automatico e aiuta a Google a fornire risultati di ricerca più rilevanti. Mentre passage indexing non è un algoritmo, ma un sistema o estensione automatizato che si occupa dei paragrafi di un contenuto.

Come passage indexing influenza la SEO?

Qui la cosa si fa abbastanza interessante, perché dato che la percentuale di SERP in cui questo tipo di strumento si attiva, è bassissima (in futuro ovviamente potrebbe aumentare) e quindi per la maggior parte dei siti web potrebbe avere zero impatto, o comunque minimo. Il che significa che realmente l’effetto che vedrai è quasi nullo, alcuni siti invece potrebbero avere un incremento di traffico minimo.

La cosa che realmente è interessante e che il passage indexing ci sta dicendo è che i contenuti lunghi avranno più possibilità di posizionarsi per più parole chiave, e che in alcuni casi (a discapito di alcuni contenuti più brevi) ci potrebbe essere un piccolo vantaggio in SERP. Importante anche sottolineare che questo tipo di strumento sottolinea ancora una volta l’importanza di realizzare un contenuto ottimizzato e con i giusti H2 e H3, con l’ottimizzazione delle anchor text dentro della stessa pagina.

Che tipi di siti si beneficiano di passage indexing?

Per quanto riguarda gli e-commerce, questo tipo di strumento non interviene, quindi niente paura. Stranamente passage indexing aiuterá piú a siti web che hanno contenuti lunghi ma non perfettamente ottimizzati.

Quali sono i vantaggi di questo strumento?

I vantaggi del passage indexing sono molteplici, vediamolo insieme.

  1. I contenuti lunghi e i pilar ottengono uno sprint che potrebbe aiutare a posizionarli per più parole chiave e incluso keyword più specifiche;
  2. Contenuto per gli utenti: il motore di ricerca sottolinea ancora una volta l’importanza di creare contenuti per gli utenti e non per i motori di ricerca, proprio per questo vedremo risultati più realistici e migliori (almeno si spera).
  3. Le parole chiave long tail saranno molto più importanti e le keyword collegate alla principale, anche.

Questi sono i principali vantaggi di passage indexing, vediamo ora come sfrutturare questa funzione a nostro vantaggio.

Come ottimizzare il tuo contenuto per il passage indexing?

Martin Splitt, in una delle interviste sull’argomento, dicendo che gli utenti e i proprietari dei siti web non devono farsi ingannare da agency o esperti SEO (presunti tali) che dicono di poter ottimizzare il tuo sito web per il passage indexing. Non esiste un vero e proprio metodo, tuttavia qui di seguito alcuni consigli e accorgimenti che potrebbero aiutarti.

  1. Aggiorna contenuti più lunghi con nuovi contenuti, link e informazioni
  2. Usa H2, h3 chiari e utilizza le parole chiave (attenzione, non esagerare) questo aiuterà a Google a comprendere meglio il topic del tuo contenuto.
  3. Crea contenuti lunghi e pilar, cercando di coprire tutti gli argomenti collegati al tema principale usando anche parole chiave long tail.
  4. Utilizza tools, come Seozoom, per fare una ricerca di parole chiave di coda lunga e inserisci questi termini nei tuoi contenuti.

Infine, non complicarti troppo la vita ed evita sovra ottimizzare il tuo sito web, che potrebbe incluso ottenere un effetto contrario.

Esiste qualche strumento che potrebbe aiutarmi a ottimizzare il mio sito web per il passage ranking?

La risposta è NO. Secondo Martin Splitt di Google non ci sarà nessun tipo di strumento collegato al passage indexing.

Cosa cambia al SEO con il passage indexing?

Bene, veniamo al dunque. Sebbene si tratti di un piccolo cambio per il sistema Google, in generale potrebbe avere un impatto interessante sulla qualità dei contenuti. Come possiamo capire è sempre più importante per i motori di ricerca posizionare contenuti che siano di qualità per gli utenti e che quindi siano scritti per loro e non per i bot. Proprio per questo motivo in generale i contenuti, anche nel mondo della SEO, devono essere scritti per gli utenti.

Dal mio punto di vista si tratta di una buona notizia, un passo avanti. Tu cosa ne pensi? Lascia un commento!

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Passage indexing: che cos'è e cosa realmente cambia?
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Passage indexing: che cos'è e cosa realmente cambia?
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Passage indexing, cos'è, come funziona e come sfruttarla a nostro vantaggio per posizionare meglio il nostro sito web.
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Consulente SEO, appassionato di Video e Amante dei film.